Ansia

Opera di Maurits Cornelis Escher, titolo è "Relatività" (Relativity), del 1953. Litografia.

Introduzione: i disturbi d’ansia

I dati del World Mental Health Survey indicano che una persona su quattro (25%) ha attualmente un disturbo d’ansia o ne ha sofferto in passato (Kessler et al., 2007). Questi dati sottolineano la grande diffusione dell’ansia, che secondo una meta-analisi del 2013 sarebbe maggiore in Europa e negli Stati Uniti (Baxter et al., 2013).

L'ansia è una sensazione che tutti sperimentano occasionalmente. Essa è correlata all’attivazione di alcuni circuiti del sistema nervoso ed è legata a certi pensieri che a volte la anticipano o la rafforzano. Entro una certa misura avere ansia aiuta ad affrontare certi compiti e sfide, poiché permette la concentrazione e la disposizione a una certa attività cognitiva o comportamentale. Diviene patologica quando funziona per il soggetto come un ostacolo, a volte un muro che rende difficile lo scorrere della vita. È in questi casi, quando l'ansia diventa eccessiva o persistente, che in psicologia clinica e psicopatologia si parla di disturbi d’ansia.

Cause dell’ansia

Le cause dei disturbi d’ansia sono ricondotte generalmente a una combinazione di fattori genetici, ambientali e psicologici. Tra i fattori di rischio più comuni ci sono: storia familiare di disturbi d'ansia, eventi stressanti, come un trauma o un cambiamento importante nella vita, problematiche di ordine depressivo.

Classificazione dei disturbi d’ansia

I disturbi d’ansia classificati dal DSM-5 sono:

  • Disturbo d’ansia da separazione

  • Mutismo selettivo

  • Fobia specifica

  • Disturbo d’ansia sociale

  • Disturbo di panico

  • Agorafobia

  • Disturbo d’ansia generalizzata

Sintomi dell’ansia

I sintomi dei disturbi d'ansia possono variare a seconda del tipo di disturbo. In generale, tra i più caratteristici si possono riscontrare:

  • Senso di paura, pericolo, agitazione, ipervigilanza, inquietudine

  • Paura di morire, perdere il controllo, impazzire

  • Evitamento

  • Difficoltà a concentrarsi o a prendere decisioni

  • Alterazioni del sonno

  • Depersonalizzazione, derealizzazione

  • Problemi gastrointestinali

  • Difficoltà di respirazione (es. fame d’aria)

  • Battito cardiaco accelerato o irregolare (tachicardia)

  • Sudorazione, tensione muscolare, vertigini

Trattamento dell’ansia

Il trattamento dei disturbi d'ansia è complesso e molto variabile in base al tipo di sintomatologia del paziente. In certi casi è possibile coadiuvare il trattamento psicologico con quello farmacologico, dopo aver consultato un medico. Il trattamento psicoanalitico nei casi in cui il paziente mostri problemi di ansia elevata, richiede un’indagine delle caratteristiche specifiche del caso, il sintomo ansioso va cioè calato nel quadro più generale della struttura soggettiva in cui si presenta, al di là di categorizzazioni e di standard universali.

In conclusione

I disturbi d'ansia sono patologie potenzialmente gravi che possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Quando l’ansia supera una certa soglia e diviene per il soggetto una prigione, che impone continui evitamenti e rassicurazioni, è bene sapere che è possibile chiedere l’aiuto di un professionista.